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Il processo Becciu e l'audio che agita il Vaticano

La voce che state ascoltando, periziata a Londra da esperti che hanno escluso sia stata realizzata con l’intelligenza artificiale, è identica a quella di Stefano De Santis, commissario della gendarmeria vaticana. L’audio, ad agosto 2020, è stato presumibilmente inviato da De Santis a Francesca Immacolata Chaouqui, la lobbista che, come rivelato dalle chat pubblicate da Domani nelle scorse settimane, ha indotto Genoveffa “Genevieve” Ciferri, sodale di monsignor Alberto Perlasca, a convincere quest’ultimo ad accusare davanti ai promotori di giustizia vaticana il cardinale Angelo Becciu attraverso dettagli e informazioni riservate che al tempo solo gli inquirenti potevano conoscere.

Il vocale pubblicato oggi da Domani fa riferimento a quanto lo stesso Perlasca avrebbe dovuto scrivere all’interno del famoso memoriale del 31 agosto 2020 contenente le prime accuse al porporato sardo. In effetti nel memoriale che viene consegnato ai magistrati d’Oltretevere il monsignore usa proprio la formula suggerita da De Santis a Chaouqui. Sarà un caso ma prima dice di essere giunto «impreparato all’interrogatorio» di quattro mesi prima (dove aveva negato per ore qualsiasi responsabilità del suo ex superiore Becciu), poi specifica di aver cambiato idea grazie al«lavoro di introspezione che sto portando avanti». 

Chaoqui e De Santis hanno sempre giurato di non conoscersi. L’audio tuttavia, qualora venisse confermata la sua autenticità, proverebbe il contrario.

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