VideoFattiLuisa Rizzitelli (Assist): «Le persone sono molto più avanti delle resistenze culturali e di una certa politica»
Al nostro evento a Roma, “Il Domani delle donne”, c’è stato un panel sull’uso del linguaggio inclusivo nello sport, soprattutto in relazione al femminile sovraesteso quando si racconta lo sport femminile. Sul tema è intervenuta Luisa Rizzitelli, presidente dell’associazione Assist, che tutela e rappresenta i diritti delle atlete delle discipline sportive agonistiche: «Di temi noi di Assist ne abbiamo affrontati veramente tanti. Quello del linguaggio e delle parole non solo è potentissimo, ma ieri eravamo fare una lezione con il Sassuolo Calcio femminile. E le 20 atlete della prima squadra e le 10 persone di staff ci hanno dimostrato che ancora una volta le persone sono molto più avanti delle resistenze culturali e di una certa politica».
«Vi voglio dire, tristemente, che nella politica sportiva, giusto per farci ancora un po’ di amici, ancora persiste il feudalesimo. È un mondo che è ancora assolutamente autoreferenziale, che ha la sua giustizia sportiva, che ha i suoi uomini generalmente over 70, bianchi e etero, a volte neanche troppo simpatici. E così va avanti da secoli. Noi siamo un elemento di rottura che vuole dire che oggi le atlete hanno un vantaggio in più rispetto a quando giocavo io a pallavolo: che non ne possono più, sono molto stanche di sopportare delle cose che hanno sopportato e di cui noi giovani atlete di trent'anni fa non eravamo consapevoli. Occhio, perché il femminismo di oggi delle ragazze è un femminismo non solo arrabbiato, e avrebbe ragione di esserlo, è un femminismo determinato. Sono stufe di sopportare cose che abbiamo dovuto sopportare per trent'anni», ha continuato.
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