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Askatasuna, la giravolta del sindaco Lo Russo. Roma decide, Torino prende atto

«Il patto non si tocca» aveva detto il primo cittadino all’indomani dell’assalto alla redazione della Stampa. Sono bastati sei attivisti dove non dovevano essere per fargli cambiare completamente idea. L’ex segretario Fiom Cremaschi: «Credo ci siano state pressioni dirette del governo, anche perché se fosse rimasto il patto lo sgombero sarebbe stato praticamente illegale». Il giurista Pepino: «In questa vicenda leggo un attacco ad Askatasuna, ma anche al comune». Adesso lui promette: lo spazio sarà riassegnato

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