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Domani a Napoli, Anna Pavignano: "Il cinema di Troisi era femminista"

«Il cinema che facevo con Massimo Troisi era femminista, anche se il termine mi mette un po’ a disagio. Credo nel femminismo ma mi pare un’etichetta non necessaria. Attraverso la comicità volevamo porre temi seri, ad esempio interrogarci sulla paternità: è legata al vincolo di sangue o è un’altra cosa? Lo stesso vale per l’istinto della gelosia, presente in vari film. Era il periodo in cui si pensava che il personale fosse politico e questa concezione della vita e della società l’abbiamo inserita nei suoi film». Così Anna Pavignano durante il dialogo con il vicedirettore Angelo Carotenuto nell’incontro dedicato a Massimo Troisi - di cui era sceneggiatrice -, in chiusura dell’evento di Domani a Napoli. Un dialogo che si è svolto all’indomani della premiazione ai David di “Laggiù qualcuno mi ama”, il film di Martone dedicato a Troisi, come miglior documentario.

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