A 18 anni lavorava per la casa editrice modenese. Fu lui a stilizzare la foto diventata un logo iconico: «All’inizio era in bianco e nero, poi ci inventammo i colori per non ricondurla a nessuna squadra. Il fotografo Corrado Banchi non ci guadagnò nulla, neanche io. Ma nessuno pensava che avrebbe avuto questo successo». Il racconto di un’azienda per cui «era bellissimo lavorare»: «C’erano i fratelli Giuseppe, Franco, Umberto e Benito, ma anche le sorelle Veronica, Edda, Maria Luisa e Norma, di cui a torto si parla poco»
Opinioni
L’interesse nazionale può attendere, per il governo c’è solo l’interesse di parte
Distruggendo l’alleanza con l’Europa Trump fa un favore a Putin
Dall’inflazione ai sondaggi, Trump e l’ira di un presidente goffo
Il peso della denatalità non può essere scaricato solamente sulle donne